Fra i secondi della tradizione uno dei più amati: semplice e gustoso, protagonista indiscusso delle domeniche passate in famiglia.
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Dosi per
4 persone -
Tempo di preparazione
15 Minuti -
Tempo di cottura
1 Ora 5 Minuti -
Tempo totale
1 Ora 20 Minuti -
Calorie
350
Ingredientiper 4 persone
- 1 Kq sovracosce di pollo
- 10 gr rosmarino
- 12 gr aglio
- 500 ml vino bianco secco
- 40 ml aceto bianco
- 4 gr olio evo
- 2 gr pepe nero macinato
- qb sale
Procedimento
- Mettere il pollo a pezzi in un tegame insieme a olio evo, pepe, e rosmarino.
- Lasciar cuocere per circa 1 ora (finché la pelle non diventerà croccante e la carne comincerà a staccarsi dall’osso).
- Sfumare con un cocktail composto da vino bianco, aceto, aglio ( a cui avremo tolto l'anima) e rosmarino.
- Lasciare cuocere il tutto per 5 minuti circa
Il goloso sugo a base di vino, aceto e rosmarino è da sempre il protagonista di ricette che ci fanno pensare alle domeniche a pranzo dalla nonna con in tavola il Pollo alla cacciatora. Oggi lo prepariamo insieme seguendo la ricetta classica, scoprendo qualche curiosità su questo protagonista della cucina romana e non solo…
Identikit di una specialità.
Come molte delle ricette più apprezzate e conosciute, quella del pollo alla cacciatora affonda le sue radici nella storia contadina del nostro paese. Ingredienti, pochi ma buoni: Un’aia dove far razzolare i polli, Una vigna e un orto.
Le nostre nonne, le loro nonne prima di loro, e così indietro nel tempo, con un pollo ruspante, un po’ di vino, aceto, aglio e rosmarino (i semplici ingredienti che avevano a portata di mano) riuscivano a creare una vera e propria bontà.
Rispondiamo a qualche domanda:
- Dove nasce il pollo alla cacciatora? Tante sono le regioni d’Italia (soprattutto al centro) che ne rivendicano la paternità (Toscana, Umbria e Lazio in primis) variandone leggermente gli ingredienti.
- Perché “alla cacciatora”? Perché una volta i cacciatori erano soliti insaporire le carni delle loro prede con aglio e rosmarino, il famoso binomio che riesce a donare a questa ricetta un gusto davvero unico.
- Un pollo vale l’altro? Assolutamente no: la ricetta originale prevede l’utilizzo di polli ruspanti, allevati a terra, dalle carni molto più sode e saporite, gli unici in grado di valorizzare appieno questo piatto.
Un po’ di storia ve l’abbiamo raccontata e qualche curiosità l’abbiamo svelata: ora non ci resta che lasciarvi alla vostra ricetta, senza dimenticare di augurarvi buon appetito!
Ottima ricetta!!!! Proprio come me l’ha insegnata mia nonna, quella di Roma. L’altra nonna era di Amatrice. Immaginate che maestre ho avuto?!?!?!
Mia nonna romana pestava aglio e rosmarino nel pestasale di legno che, anche se lavato, manteneva sempre quel profumo appetitoso! Quindi aggiungeva a fine cottura questo pesto insieme all’aceto nel tegame col pollo.
ricetta ottima ma un’cciughina non la vogliamo mettere?Il tutto pestato ben benino