Un piatto semplice ma estremamente gustoso, la cui ricetta si tramanda di generazione in generazione, per la gioia degli amanti della cucina genuina.
-
Dosi per
4 Persone -
Tempo di preparazione
5 Minuti -
Tempo di cottura
55 Minuti -
Tempo totale
1 Ora -
Calorie
300
Ingredientiper 4 Persone
- 500 gr Collo di maiale
- 1 Cipolla
- 2 spicchi Aglio
- 1/2 bicchiere Vino bianco
- qb Olio extravergine di oliva
- qb Rosmarino
- qb Salvia
- qb Polline di finocchietto selvatico
- qb Sale
- qb Pepe
Procedimento
- Tritare la cipolla e tagliare il collo di maiale a pezzi non troppo grandi.
- Soffriggere la cipolla in olio extravergine di oliva insieme all’aglio.
- Aggiungere il collo di maiale e farlo rosolare insieme a salvia e rosmarino.
- Bagnare con il vino e sfumare brevemente a fuoco alto.
- Salare, pepare, coprire con il coperchio e lasciar cuocere a fuoco basso per circa mezz'ora.
- A fine cottura, spolverare con abbondante polline di finocchietto selvatico.
- Servire caldo.
Oggi parliamo della cosiddetta “padellaccia”, una ricetta molto antica, preparata con i ritagli del maiale, che venivano cotti a lungo insieme a spezie e odori. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo piatto semplice e gustosissimo.
Il piatto del “funerale” del maiale.
La padellaccia di maiale era il grande classico del giorno in cui si ammazzava il maiale, del quale non si buttava via niente: le rifilature e le parti meno pregiate ricavate dalla macellazione, comprese le interiora, venivano messe da parte e cucinate utilizzando le erbe aromatiche dell’orto, soffritte nel grasso stesso dell’animale.
Un piatto praticamente “a costo zero”, saporito e nutriente, un grande classico del mondo contadino che, come tutte le buone ricette di una volta, oggi è molto apprezzato e richiesto.
Noi ve ne proponiamo una versione rivisitata, adatta anche ai palati meno avvezzi ai piatti troppo “rustici”. La nostra padellaccia di maiale viene preparata esclusivamente con il collo di maiale (parte tenera e saporita, con la giusta percentuale di grasso, che rimane tenera e succosa), olio extravergine di oliva e polline di finocchietto selvatico, il più aromatico, ideale per insaporire la carne di maiale.
Se avete già l’acquolina in bocca, non perdete tempo, e cominciate a mettervi al lavoro seguendo passo passo la nostra ricetta!
Qui sopra si dice che la ricetta tradizionale vuole la padellaccia cotta a lungo ma la ricetta dice di farla stufare solo mezz’ora… sono perplesso.
Buongiorno gigio55, all’inizio della ricetta c’è scritto che “una volta” per fare la padellaccia si utilizzavano tutti gli scarti del maiale (e venivano cotti a lungo), alla fine del testo viene specificato che la nostra è una ricetta “rivisitata”, nella quale viene utilizzato il collo di maiale (che naturalmente ha tempi di cottura più brevi).
Ringraziandola per averci dato la possibilità di chiarire il suo dubbio, le auguriamo una buona giornata!
La padellaccia che veniva fatta dai nostri nonni comprendeva anche i ritagli sopra lo sterno e lo sterno stesso, non veniva usato olio perché all’inizio veniva fatto sciogliere il grasso che serviva a cuocere il resto. Il grasso della padellaccia veniva utilizzato per condire i fagioli lessi che erano la prima pietanza di quel giorno. I fagioli avanzati restavano murati nel grasso che solidificava raffreddandosi. Per finire il menu prevedeva i fegatelli arrosto con abbondante pepe. Per dolce non poteva mancare il panpepato appena fatto essendo nel periodo natalizio. Di solito quel giorno veniva saltata la cena che al massimo prevedeva un the’ caldo!!!