Un piatto semplice e saporito, conosciuto fin dai tempi antichi, ideale per i pranzi domenicali.
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Dosi per
4 Persone -
Tempo di preparazione
20 Minuti -
Tempo di cottura
3 Ore -
Tempo totale
3 Ore 20 Minuti -
Calorie
450
Ingredientiper 4 Persone
- 1 Girello di manzo
- 100 gr Lardo
- qb Olio Extravergine di oliva
- qb Vino rosso
- 1 Cipolla
- 1 Carota
- 1 costa di Sedano
- 2 spicchi d' Aglio
- 3 Pomodori pelati
- 1 cucchiaio di Chiodi di Garofano
- qb Maggiorana
- qb Sale
- qb Pepe
Procedimento
- Marinare per una notte il girello intero nel vino rosso.
- Dopo averlo scolato, praticarvi alcune incisioni con un coltello.
- Inserirvi un trito di aglio, lardo, maggiorana, origano, sale, pepe e un chiodo di garofano.
- Soffriggere in olio extravergine di oliva il sedano, la carota e la cipolla tritati.
- Dopo 5 minuti aggiungere il girello e farlo rosolare per circa 10 minuti.
- Sfumare con un po’ di vino rosso usato per la marinatura.
- Una volta che il vino sarà consumato aggiungere dei pelati (rotti a mano) e acqua fino a ricoprire la carne.
- Aggiungere un cucchiaio di chiodi di garofano chiusi in una garza e aggiustare di sale e pepe.
- Lasciar cuocere a fuoco molto lento per circa 2 ore e mezza.
- A fine cottura, aspettare che la carne si sia un po’ freddata, per poi tagliarla a fette che verranno ricoperte con la salsa.
Oggi parliamo di un grande classico della cucina romana: il Garofolato di manzo, ossia un arrosto di girello di manzo insaporito con lardo, aglio, erbe aromatiche e chiodi di garofano. Si tratta di uno tra i pochi piatti romani legato non alla tradizione contadina, ma alle abitudini della classi più abbienti: infatti, storicamente gli ingredienti del Garofolato di manzo non sono materie prime a buon mercato. E non finisce qui: ecco quello che c’è da sapere su questa ricetta conosciuta anche come “umido di manzo”.
Una lunga storia, per un piatto sempre attuale.
La ricetta del garofolato di manzo si perde nei tempi antichi: il termine Garofolato è di origine medievale e la sua etimologia è collegata ai chiodi di garofano che venivano usati in gran quantità per preparare questo piatto.
Fra le ricette tipiche romane, quella del Garofolato è tra le poche a poter vantare natali aristocratici: i chiodi di garofano in passato erano infatti molto ricercati e costosi, e non tutti potevano permetterseli. Pensate che Dante, nella sua Divina Commedia, fra i dannati annovera a un tale Nicolò, che aveva dilapidato il suo ingente patrimonio a causa delle sue stravaganze, fra cui quella di arrostire la selvaggina su una brace completamente ricoperta di cannella e chiodi di garofano!
Venendo a tempi più recenti, il Garofolato è diventato per molti romano il piatto della Domenica, usato spesso per condire gustosi primi piatti, come fettuccine e rigatoni.
Ma veniamo ora alla ricetta che, nella versione attuale, appare per la prima volta in un ricettario di Francesco Leonardi, cuoco romano nato nel 1730.
Mia nonna romana da 7 generazioni, come si suol dire, preparava il pollo alla romana con i Daniela di garofano. Una ricetta simile a questa del manzo garofolato. Molti confondono e credono erroneamente che il pollo alla romana sia con i peperoni.
Se vi interessa chiedetemi la ricetta e ve la invierò con piacere!
Mi interessano le ricette tipiche italiane. Grazie
Noemi allora sei nel posto giusto! Scarica il Ricettario, non te ne pentirai 😉